Nel vicentino funziona il progetto “Vieni con noi…” gestito da quattro associazioni di volontariato tra cui la Sogit Croce di San Giovanni, raccontata dal Csv provinciale come una delle eccellenze locali. Quando viaggiare insieme aiuta a superare la fragilità
Sul pulmino bianco che ogni giorno viaggia tra Santorso e Vicenza si ride, si scherza, a volte si canta. Sul fianco c’è scritto: “Vieni con noi…” e fin qui poco di strano. A bordo si condividono storie, nascono amicizie importanti. Un po’ di sorpresa nasce scoprendo che in quel clima da gita turistica viaggiano i pazienti oncologici che dall’ospedale Alto Vicentino devono raggiungere l’ospedale San Bortolo nel capoluogo, per la radioterapia. A condurre e accompagnare il veicolo ci sono i volontari dell’associazione Sogit Croce di San Giovanni Alto Vicentino onlus.
“Vieni con noi…” è una delle storie che il CSV di Vicenza ha voluto raccontare nella prima edizione del convegno “La Trama e l’Ordito delle Buone Notizie” che aveva l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle buone pratiche nel territorio.
Il progetto nasce nel 2014, su sollecitazione della Regione Veneto per promuovere un servizio di trasporto sociale che garantisca ai cittadini con difficoltà sociale e sanitaria il diritto alla mobilità. Per realizzarlo, si sono unite le forze delle associazioni Andos onlus Comitato Alto Vicentino, Associazione Oncologica di volontariato Raggio di Sole onlus, Unisolidarietà onlus e appunto la Sogit, con il contributo della Conferenza dei sindaci dell’Alto Vicentino e il coordinamento di Volontariato in rete – Federazione provinciale di Vicenza. L’intreccio degli intenti ha portato come risultato l’acquisto di un pulmino, affidato alla gestione quotidiana di Sogit e il servizio di trasporto sociale è accessibile gratuitamente dalle persone svantaggiate, grazie al contributo della Regione Veneto, con il progetto Stacco Vicenza gestito da Volontariato in rete.
Attiva dal 1993, Sogit Alto Vicentino si occupa del trasporto di persone malate o in difficoltà e di assistenza sanitaria in manifestazioni pubbliche e private. Grazie ai soci e ai volontari, con i suoi mezzi arriva a percorrere oltre 150mila chilometri in un anno, in circa 2.500 viaggi. In passato, quando non c’erano servizi come questo, “c’era anche chi rinunciava alle terapie per non disturbare la famiglia”, sottolinea il presidente dell’associazione, Claudio Gusella, ringraziando i volontari per la passione e la qualità di “Vieni con noi…” e sottolineandone il valore inestimabile, in termini di umanità e di condivisione, che si crea nel percorrere insieme un tratto di strada.
Lo confermano le testimonianze dirette di chi ha viaggiato sul pulmino bianco, espressioni di riconoscenza per la gentilezza e la comprensione dimostrate dai volontari: sono racconti di incontro e di armonia, ricordi indelebili di momenti speciali, pieni di nostalgia, pur se nati nell’incertezza e nella fragilità. Momenti in cui, con un sorriso, sono volate via parrucche, bandane e corazze personali per creare nuovi legami, forti e duraturi. Una storia esemplare del grande lavoro di tessitura svolto tra associazioni, enti, pazienti e volontari.