CONVEGNO “LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE E IL VOLONTARIATO… QUALI PROSPETTIVE FUTURE”

 

CONVEGNO: LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE E IL VOLONTARIATO… QUALI PROSPETTIVE FUTURE

Il futuro, questa è la chiave di lettura che il CSV della provincia di Vicenza ha voluto dare per fare il punto della situazione sulla Riforma del Terzo settore, con il convegno del 16 novembre u.s. realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Commerciali e Revisori Contabili di Vicenza, l’ISTAT Sede di Venezia e Italia non profit. Illustri i relatori che hanno parlato di futuro del mondo del volontariato ascoltati dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Stanislao Di Piazza, che ha sottolineato come molti siano gli attori coinvolti e come sia ancora possibile modificare ciò che non è stato ben strutturato, grazie anche al grande apporto che si riceve dal Veneto, regione attiva protagonista del volontariato.
Incisivo l’intervento di Giambattista Sgritta, Professore Emerito di Sociologia dell’Università La Sapienza Roma: “Il volontariato oggi è sovraccaricato di responsabilità. Le istituzioni non stanno offrendo concreto supporto e il rischio è che si passi dall’entusiasmo all’atrofia con un impoverimento dei legami sociali. La riforma deve riconoscere le diverse entità del volontariato che altrimenti dovranno strutturarsi in cooperative per sopravvivere”.
Il convegno è stato anche occasione per condividere le modalità del censimento permanente Istat e la ricerca realizzata dal Csv di Vicenza con Italia non profit. Carlo Declich, ricercatore Istat sede di Venezia, ha spiegato che sarà un’indagine a campione su dati sempre aggiornati, partendo dagli archivi perché siano consultabili rapidamente, l’inizio nel 2020. Mara Moioli, Co-founder di Italia non profit, ha invece presentato la mappatura degli enti non profit vicentini per capirne evoluzioni e necessità in rapporto alla riforma, importante la collaborazione con il Csv che diventa punto di riferimento professionalizzante.
il dialogo è la chiave” – spiega il Presidente del CSV Marco Gianesini – “per capire come supportare le organizzazioni e mantenere costante la vivacità del Volontariato nonostante le complessità normative”. Hanno infatti partecipato anche il Consigliere della Provincia di Vicenza Leonardo De Marzo, e l’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, che ha sottolineato che va salvaguardato il modello Veneto contro il centralismo imposto dalla riforma. Tra i relatori anche  Margherita Monti Presidente dell’Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza e Silvana Bortolami Presidente del Co.Ge. Veneto. A coordinare l’incontro la giornalista Elisa Santucci.
Stiamo creando sinergie e protocolli di intesa per essere coesi, dare informazioni precise, così come è cruciale conoscere come è oggi il mondo del volontariato” – commenta Maria Rita Dal Molin Direttore del CSV di Vicenza – “Molte le riflessioni e gli spunti sul volontariato e sulla sua necessità di rappresentanza, donare non è uguale a non profit”.
E’ stato molto apprezzato l’intervento del Sociologo Giambattista Sgritta e i numerosi interventi che si sono succeduti hanno messo in evidenza la fatica delle piccole realtà associative rispetto alle organizzazioni più strutturate, sottolineando il problema della rappresentanza del volontariato e la troppa burocrazia, come ha sottolineato anche l’Assessore Manuela Lanzarin nel ribadire che va salvaguardato il modello veneto e che non si vuole il centralismo imposto dalla Riforma del Terzo Settore.

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