“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza:
ci hanno costretti a spararle contro”
Erich Maria Remarque
Si potrebbe pensare alla guerra anche da questa prospettiva, non soltanto guardando al conflitto tra Russia e Ucraina, ma pensando a loro, ai tanti giovani.
Come sarà vivere la loro esistenza, sparandole contro! Come potranno poter continuare ad amare il mondo se i loro occhi oggi vedono solo il nemico a cui sparare, mentre la bellezza, un tempo ricercata anche in un campo di grano, oggi è svanita, è lontana. Per quanto tempo ancora l’uomo dovrà soccombere alle decisioni di altri, costretto a dimenticare la sua libertà, la sua vita, il suo futuro. Ancora una volta il dialogo viene meno e lascia spazio alle armi, che non portano a nulla, solo a tanto odio, che per tante generazioni rimarrà scolpito nel cuore. Quando avremo il coraggio di abbassare le armi ed amare la VITA? Amare la nostra vita, rispettando quella degli altri, perché avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo…
Mario Palano, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore