“Non c’era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti:
solamente il puro stare insieme”
Goethe
Mi dici come ti chiami? È questo il momento che ha incrociato il nostro sguardo, prima delle parole, prima dei gesti e dei contatti… tutto poi si è unito nell’incontro, trovando la gioia nello stare insieme. È la presenza, anche silenziosa, nella quotidianità, o nell’esserci comunque, nonostante la distanza, le parole che non si dicono, ma ci sono e si sentono. È quella sensazione di benessere che si prova, chiudendo gli occhi e pensando a quella persona. È complice anche il tempo, i colori del giorno, il ricordo e il non detto ed è sempre così, anche quando ci si può rivedere, solamente per stare insieme. È ciò che rappresentiamo per l’altro che rimane, è la luce, anche quando portavi con te qualcosa che gli apparteneva e te ne aveva fatto dono… un anello smarrito, l’unico ricordo, eppure lo sento ancora al dito.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore