“Non si può separare la pace dalla libertà
perché nessuno può essere in Pace senza avere la libertà”
Malcom X
In questo 24 febbraio il nostro pensiero è rivolto a tutti i conflitti esistenti nel mondo, a tutti i rapporti malati, a tutte le manifestazioni di odio. Tutti i giorni di guerra sono giorni di vita persi per le persone e per i tanti bambini, vittime per prime di queste atrocità. La vita persa è quella che non si esprime nella libertà, quella che ad ogni angolo può trovare la morte per mani di un altro umano. Ecco, questo è il punto: un altro umano, un qualcuno che decide che per essere più forte può usare armi e dominarti con il suo pensiero, piegarti, farti male, cancellarti dalla faccia della terra. Cancellarti: la non vita, nonostante le leggi, i diritti, nonostante il nostro essere umani. Non ci sono trattati, accordi, parole scritte, che fermano l’odio, solo l’uomo può frenare se stesso dalla rabbia e dal rancore, dal suo ego e dal suo imporsi, con qualsiasi strumento. Solo la libertà esprime fino in fondo la pace, solo un uomo può salvare un altro uomo, un umano per capirci, di qualsiasi sesso o etnia, qualunque sia il suo credo, la sua passione per la vita, la sua libertà vissuta o negata.
Restiamo umani, figli della vita, della stessa madre, della stessa terra e sotto lo stesso cielo.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore