“Con il nostro atteggiamento e la nostra vita, diciamo:
Gesù è risorto! Lo diciamo con tutta l’anima.”
Papa Francesco
Quest’anno ci sentiamo di dirlo con tutta l’anima, una nuova risurrezione, un ritorno alla vita, che sia testimonianza del bene, del sano, del condiviso e della cura. Cura nell’esprimere ciò che siamo, anche nei momenti di massima sofferenza, quando il tuo dolore incontra quello dell’altro. C’è un soffrire umano di rabbia e di non accettazione, legittimo, c’è un soffrire che ricerca la piega della ferita, dove fa più male, per tamponare il dolore, con l’amore, la fede, la speranza, la ricerca. Perché ricerca? Semplicemente perché ciò che è stato rimane per sempre, perché se tu vuoi risentire una persona che non c’è più l’ascolti dentro di te, in ciò che ti ha lasciato, nelle parole dette, negli abbracci, nei silenzi di una stanza, a casa o in ospedale, nello scorrere della vita comunque: prima o poi sarà una risurrezione anche per noi. È questo il messaggio della nostra Pasqua, come comunità impegnata, nella promozione della vita, nell’esserci senza dimenticare chi fa fatica, nel ricercare soluzioni di non violenza, di gentilezza e di accoglienza. Facciamo sempre la differenza, per accogliere la vita, sapendo che ci sono giorni bui che ci fanno sentire smarriti e che comunque ci invitano a proseguire, a sperare e a continuare ad amare.
Buona Pasqua!
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore