IL CSV OFFRE INFORMAZIONI E CONSULENZA SU:
- • strumenti di progettazione, avvio e realizzazione di specifiche attività;
- • documentazione e dati sul volontariato locale, nazionale, comunitario;
- • gestione del rapporto con gli Enti pubblici e la ricerca di fondi privati e pubblici anche in ambito regionale, nazionale e dell’ Unione Europea;
- • problematiche assicurative, fiscali, contabili, legali e varie di interesse per il volontariato locale (attività anche decentrata nei vari sportelli della provincia).
Inoltre…
- • promuove lo sviluppo dei rapporti con tutte le OdV operanti nel territorio della provincia e con i Centri di Servizio della Regione Veneto e di altre Regioni;
- • appronta strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento di quelle esistenti;
- • contribuisce all’attuazione dei progetti promossi;
- • sostiene la progettazione sociale delle OdV fornendo prestazioni e servizi;
- • organizza seminari di approfondimento e corsi di formazione e aggiornamento, anche su richiesta delle OdV;
- • assicura tempestivamente ogni opportuna informazione;
- • fornisce alle OdV servizi e prestazioni contenuti in specifici progetti organicamente formulati, promossi dalle medesime organizzazioni ed approvati dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato;
- • eroga i contributi adottando criteri generali ispirati ad imparzialità, uguaglianza e trasparenza;
- • supporto, avvio e realizzazione di specifiche attività (feste del volontariato, co-progettazione a livello europeo, etc…);
- • accoglienza, valutazione e trasmissione al Comitato di Gestione dei progetti di solidarietà a carattere regionale;
- • promozione della cultura del volontariato.
Riforma del Terzo Settore D. Lgs. 117/2017 Art. 63 Funzioni e compiti dei centri di servizio per il volontariato
Art. 63 (commi 1, 2 e 3)
1. I CSV utilizzano le risorse del FUN loro conferite al fine di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore, senza distinzione tra enti associati ed enti non associati, e con particolare riguardo alle organizzazioni di volontariato, nel rispetto e in coerenza con gli indirizzi strategici generali definiti dall’ONC ai sensi del articolo 64, comma 5, lettera d).
2. Ai fini di cui al comma 1, i CSV possono svolgere attività varie riconducibili alle seguenti tipologie di servizi:
a) servizi di promozione, orientamento e animazione territoriale, finalizzati a dare visibilità ai valori del volontariato e all’impatto sociale dell’azione volontaria nella comunità locale, a promuovere la crescita della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva in particolare tra i giovani e nelle scuole, istituti di istruzione, di formazione ed università, facilitando l’incontro degli enti di Terzo settore con i cittadini interessati a svolgere attività di volontariato, nonché con gli enti di natura pubblica e privata interessati a promuovere il volontariato;
b) servizi di formazione, finalizzati a qualificare i volontari o coloro che aspirino ad esserlo, acquisendo maggiore consapevolezza dell’identità e del ruolo del volontario e maggiori competenze trasversali, progettuali, organizzative a fronte dei bisogni della propria organizzazione e della comunità di riferimento;
c) servizi di consulenza, assistenza qualificata ed accompagnamento, finalizzati a rafforzare competenze e tutele dei volontari negli ambiti giuridico, fiscale, assicurativo, del lavoro, progettuale, gestionale, organizzativo, della rendicontazione economicosociale, della ricerca fondi, dell’accesso al credito, nonché strumenti per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dai volontari medesimi;
d) servizi di informazione e comunicazione, finalizzati a incrementare la qualità e la quantità di informazioni utili al volontariato, a supportare la promozione delle iniziative di volontariato, a sostenere il lavoro di rete degli enti del Terzo settore tra loro e con gli altri soggetti della comunità locale per la cura dei beni comuni, ad accreditare il volontariato come interlocutore autorevole e competente;
e) servizi di ricerca e documentazione, finalizzati a mettere a disposizione banche dati e conoscenze sul mondo del volontariato e del Terzo settore in ambito nazionale, comunitario e internazionale;
f) servizi di supporto tecnicologistico, finalizzati a facilitare o promuovere l’operatività dei volontari, attraverso la messa a disposizione temporanea di spazi, strumenti ed attrezzature.
3. I servizi organizzati mediante le risorse del FUN sono erogati nel rispetto dei seguenti principi:
a) principio di qualità: i servizi devono essere della migliore qualità possibile considerate le risorse disponibili; i CSV applicano sistemi di rilevazione e controllo della qualità, anche attraverso il coinvolgimento dei destinatari dei servizi;
b) principio di economicità: i servizi devono essere organizzati, gestiti ed erogati al minor costo possibile in relazione al principio di qualità;
c) principio di territorialità e di prossimità: i servizi devono essere erogati da ciascun CSV prevalentemente in favore di enti aventi sede legale ed operatività principale nel territorio di riferimento, e devono comunque essere organizzati in modo tale da ridurre il più possibile la distanza tra fornitori e destinatari, anche grazie all’uso di tecnologie della comunicazione;
d) principio di universalità, non discriminazione e pari opportunità di accesso: i servizi devono essere organizzati in modo tale da raggiungere il maggior numero possibile di beneficiari; tutti gli aventi diritto devono essere posti effettivamente in grado di usufruirne, anche in relazione al principio di pubblicità e trasparenza;
e) principio di integrazione: i CSV, soprattutto quelli che operano nella medesima regione, sono tenuti a cooperare tra loro allo scopo di perseguire virtuose sinergie ed al fine di fornire servizi economicamente vantaggiosi;
f) principio di pubblicità e trasparenza: i CSV rendono nota l’offerta dei servizi alla platea dei propri destinatari, anche mediante modalità informatiche che ne assicurino la maggiore e migliore diffusione; essi inoltre adottano una carta dei servizi mediante la quale rendono trasparenti le caratteristiche e le modalità di erogazione di ciascun servizio, nonché i criteri di accesso ed eventualmente di selezione dei beneficiari.
I servizi sono suddivisi nelle seguenti aree:
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